martedì 14 maggio 2013

Errare umanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia non datur.
                                                                           Errare è umano, ma perseverare è diabolico, e la terza possibilità non è concessa.

venerdì 13 aprile 2012

de do

  1. io sono tu sei egli e'....? noi siamo ?noi siamo elementi di una folla o follia temporaneamente in vita !de doadedominicis3@facebook.comminicis

mercoledì 26 maggio 2010

Origini dello Stato Pontificio, acquisizioni e donazioni


Partiamo dalla nascita territoriale dello stato .Ci fu a suo tempo un editto emesso Dall’Imperatore Romano Costantino I e risalente al 313. La Donazione di Costantino (nota in latino come Constitutum Constantini, ossia "decisione", "delibera", "editto")che è un documento apocrifo conservato in copia nelle Decretali dello Pseudo - Isidoro(IX secolo e, come interpolazione in alcuni manoscritti del Decretum di Graziano (XII secolo)

Ove lo stesso concederebbe al papa Silvestro I e,ai suoi successori il primato su cinque patriarcati Costantinopoli, Alessandria d’ Egitto Antiochia e GERUSALEMME e attribuirebbe ai pontefici le insegne imperiali e la sovranità temporale su Roma l’Italia e su tutto l’impero romano d’occidente La donazione venne utilizzata dalla Chiesa nel medioevo per avvalorare i propri diritti sui vasti possedimenti territoriali in Occidente e per legittimare le proprie mire di carattere temporale ed universalistico. Dopo l'età carolingia, la donazione fu riesumata da papa Leone IX nel 1053, e fu dunque introdotta, nel XII secolo, nel Decretum Gratiani L'autenticità della donazione costantiniana venne tuttavia messa in discussione poi nel XV secolo dall'umanista Lorenzo Valla Essa fu considerata comunque un documento di tutto rispetto anche dagli stessi avversari del potere temporale dei pontefici.

Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, non la tua conversion, ma quella dote che da te prese il primo ricco patre! » (Inferno XIX, 115-117) Dante «

lo stesso potere temporale che si consolida con la donazione di Sutri con il suo castello,conquistata da Liutprando Re Longobardo a danno dei bizantini,e poi donata dallo stesso insieme ai castelli laziali Bomarzo Orte e Amelia a Papa Gregorio nel 728. Nel 742 Liutprando aveva restituito al pontefice (papa Zaccaria)per donationi titulo quattro Città da lui occupate tra cui Vetralla Palestrina Norma e Ninfa. La Res pubblica di san Pietro dell' Vlll secolo è da intendere non solo come "Patrimonio dei Papi", ma anche come entità politica autonoma, dotata di proprie strutture di governo e di un suo territorio. Storicamente, la donazione di Sutri sarebbe successiva alla cosiddetta Donazione di Costantino del 321, Ma Il primo vero atto formale(tra VIII e il IX secolo) per l'istituzione delle Terre di San Pietro sarebbe costituito dalla donazione di sutri.

La formazione del patrimonio temporale della Chiesa romana risale quindi a una serie di donazioni fondiarie (secoli IV-VI). Nell'insufficienza del potere imperiale bizantino, il patrimonium Sancti Petri divenne la base territoriale per l'azione politica della sede apostolica nell'Italia centrale: con gli accordi tra papa Stefano II e Pipino il Breve (754) poggianti sulla donazione di Costantino ,

Le acquisizioni del papato furono mantenute sino al 1797, quando le forze francesi, guidate da Napoleone Bonaparte, s'impossessarono di una vasta area dello Stato della Chiesa. Prima del periodo napoleonico, lo stato occupa il Lazio, l'Umbria, le Marche, la Romagna, parte dell'Emilia, Pontecorvo e Benevento, Il 15 febbraio 1798 il popolo dichiarò decaduto il potere del Papa Pio VI proclamando la Prima Repubblica Romana, ma il 17 maggio 1809 la città è annessa all'impero napoleonico. Nel 1815 con Papa Pio VII, il congresso di Vienna ripristinò la situazione territoriale di diritto precedente le acquisizioni napoleoniche, ponendo però lo Stato Pontificio sotto la protezione austriaca.

Lo Stato legittimo della Chiesa subì un nuovo colpo nel 1848-1949, quando il Papa Pio IX (che nel frattempo era fuggito a Gaeta) fu temporaneamente destotuito e fu proclamata la seconda repubblica romana

Che durò cinque mesi e fu banco di prova per l’attuazione nella pratica di alcuni principi e idee liberali: il suffragio universale per gli uomini l’abolizione della pena di morte e la Libertà di culto ma il papa rifugiandosi a Gaeta chiese appoggio e protezione alle forze cattoliche e straniere per un ripristino della autorità e legalità dello stato cattolico .La richiesta poi fu accolta dalla Francia che inviò non senza alcune polemiche un esercito demotivato, infatti,
LA PROCLAMAZIONE DELLA
REPUBBLICA ROMANA
Il 30 aprile il corpo di spedizione francese si presentò con 5 000 soldati di fronte a Porta Cavalleggeri e Porta Angelica. fu preso a cannonate e a fucilate dai circa 10 000 soldati della Repubblica presenti in città (dei 20 000 che componevano l'esercito). Nei combattimenti, durati sino a sera, si distinse Garibaldi il quale, uscito da Porta San Pancrazio (sul Gianicolo) forte del battaglione universitario e la sua Legione Italiana, con un attacco alla baionetta sorprese alle spalle gli assedianti a Villa Doria-Pamphili provocandone la rotta. In serata Oudinot ordinò la ritirata su Civitavecchia lasciando dietro di sé oltre 500 morti e 365 prigionieri. Al termine della giornata, la Repubblica aveva ottenuto un trionfo: oltre ad aver mostrato l'attaccamento della popolazione e dell'esercito, aveva voluto dimostrare la pretestuosità degli argomenti di coloro che giustificavano la repressione dell'Italia come un'operazione di polizia, anche se per volere di Mazzini Garibaldi rinunciò ad inseguire i francesi vinti
PIO IX
 in rotta a Civitavecchia evitando un massacro e una ulteriore umiliazione;ma per luigi napoleone non bastò e riprendere Roma divenne per lui una questione di prestigio nei confronti soprattutto di alcuni settori monarchici e cattolici francesi i quali vedevano nel ritorno del papa a Roma il giusto epilogo e ripristino della legalità e autorità del potere temporale di un papa re decaduto a forza. il 31 maggio ai soldati sconfitti il 30 aprile il generale francese dispose di altri 24 000 soldati, per un totale di 30 000 uomini e circa 75 cannoni .Dopo lunghi combattimenti la Repubblica Romana cadde, e la Città venne ripresa dai francesi del generale Oudinot il 5 luglio 1849 riconsegnando cosi' la citta' al Pontefice.Ma il colpo definitivo e di aggressione avvenne  il 20 settembre 1870 quando i bersaglieri attraverso la breccia di Porta Pia fecero il loro ingresso in città. L’esercito piemontese di Vittorio Emanuele ll Di Savoia irruppe con 65000 uomini contro l’esercito pontificio composto da 12000 unità tra cui 4000 francesi che abbandonarono il campo richiamati dal conflitto franco ungarico.Mazzini, in quel momento, si trovava in carcere condannato dallo stesso stato monarchico piemontese dei Savoia per aver fatto propaganda repubblicana ed aver tenuto vivo l’ideale di Roma capitale. E’ a Vittorio Emanuele II che certamente va dato il merito di aver saputo sfruttare a suo vantaggio un momento e un contesto storico nel quale in forza di una spinta ideologica e idealistica votata e indirizzata verso l’ unificazione d Italia ne approfitto per schiacciare qualsiasi diritto ad esistere e all’ indipendenza degli stati (Sato Pontificio e Regno di Napoli) agevolato e giustificato dalla situazione politica internazionale ,ma soprattutto quella nazionale consolidata e ideologicamente favorevole Casa Savoia una dinastia reale europea dalle origini incerte attestata nel territorio del regno di Borgogna ( X Secolo,)Ottenne agli inizi del 1700 la dignità regia sul regno di Sicilia prima, sostituendolo dopo qualche anno con il regno di Sardegna,e nel XIX secolo che si pone a capo del movimento di unificazione nazionale italiano che conduce alla proclamazione del regno D’Italia 1861.Credo che oggi nessuno possa mettere in discussione il pieno e legittimo diritto all’esistenza all’indipendenza e autonomia di uno stato .Dal dizionario:Stato Entità giuridica e politica sovrana costituita da un territorio, da una popolazione che lo occupa e da un ordinamento giuridico attraverso cui la sovranità viene esercitata. questo è quello che sostanzialmente si legge su qualsiasi dizionario:Anno 1870 20 settembre tutto ciò fu calpestato nella maniera più barbara e cruenta in nome di una ideologia unitaria per mezzo della quale Vittorio Emanuele ll ne fece strumento di sopraffazione e prepotenza esercitata in maniera implacabile contro chi subendo la supremazia militare e organizzativa ha dovuto soccombere e sottomettersi alla prepotenza dell’uomo e delle armi
ALESSANDRO RI CERBO

Lo Stato Pontificio cessò di esistere il 20 settembre 1870, con la presa cruenta di Roma da parte di Vittorio Emanuele II di Savoia.